Che la Chiesa abbia più di un problema è innegabile, e che i fedeli siano a volte disorientati per intemerate uscite del clero è dato altrettanto incontrovertibile.
La Chiesa negli ultimi 30 anni è stata travolta da scandali a non finire e di tutti i tipi, da quelli finanziari che hanno riguardato lo Ior alle decine o meglio centinaia di cause per abusi sessuali soprattutto negli Usa dove scherzano con i santi ma con i dollari non scherzano affatto...
I vertici della Chiesa hanno constatato che la crisi di vocazioni, il numero di fedeli in drastico calo in Europa, e i continui scandali minano alle fondamenta la chiesa cattolica; si è corso ai ripari con l'elezione di papa Francesco che con la sua umanità ha saputo riconquistare i fedeli, ma i problemi restano e coinvolgono al cuore le gerarchie ecclesiali.
Dopo il coming-out mediatico del prete polacco Krzysztof Charamsa, funzionario della Congregazione della dottrina della fede, che ha rivelato la sua omosessualità e presentato in tv il proprio compagno lamentando l'inumanità del celibato, cosa fanno i vertici della Chiesa? Dichiarano che il coming-out è stato sbagliato; in sostanza va bene peccare, ma non lo bisogna dire...
sinite parvulos venire ad me (lat. "lasciate che i fanciulli vengano a me").
Frase rivolta da Gesù ai suoi discepoli (Marco 10, 14)
Questo passo del vangelo deve avere colpito particolarmente i preti perchè spesso lo seguono in senso fin troppo letterale; sono centinaia i casi oramai acclarati di preti che gradiscono e cercano le attenzioni di giovincelli puri e non, per dare loro la "benedizione" corporale; tralasciando lo squallore, e premettendo che credo che la maggioranza dei preti sia comunque costituita da persone corrette che fanno della fede il fulcro della propria esistenza con rettitudine e amore, è innegabile che la piaga sia presente e incancrenita.
La stampa italiana oramai non ci fa più nemmeno caso, e parla superficialmente di pedofilia, mentre per la precisione nella stragrande maggioranza dei casi si dovrebbe parlare di pederastia...
Come sempre poi, viene fuori poi l'immancabile prete che perde un'ottima occasione per tacere come don Gino Flaim collaboratore pastorale della chiesa di San Pio X a Trento che in un’intervista a La7 nella trasmissione "L’aria che tira" ha dichiarato:
"Io la pedofilia posso capirla, l’omosessualità non lo so"
A parte la scemenza della frase per i motivi di cui sopra (pederasta= pedofilo + omosessuale), non si può non notare come affermazioni del genere pongono seri interrogativi sui personaggi a cui affidiamo i nostri figli (il prete di cui sopra insegna a scuola), ma la perla deve ancora venire:
"L’omosessualità è una malattia"
Alla richiesta di spiegazioni in merito alla sua affermazione, don Flaim aggiunge:
"Perché io sono stato tanto a scuola e i bambini li conosco. Purtroppo ci sono bambini che cercano affetto, perché non ce l’hanno in casa. E magari se trovano qualche prete, può anche cedere insomma. E lo capisco questo"
. E quando gli viene chiesto se praticamente sono un po’ i bambini la causa, dice:
"Buona parte sì"
in pratica come dire è colpa delle pecore se vengono mangiate dal lupo...
Il problema contingente è che questo pensiero è radicato in molti preti che trovano quasi normale un comportamento deviato come la pederastia che, a beneficio del prete, racchiude in sè anche l'omosessualità seppure in salsa pedofila...
Che poi ci siano bambini in situazioni famigliari border-line questo è un ulteriore problema altrettanto innegabile ma caro Don Gino, ai bambini si deve dare carezze e affetto, non inchiappettarli...
Se volete farvi un giro nell'orrore, leggete gli articoli che vi segnalo e capirete che l'orco, spesso, non è brutto nero e cattivo, ma gentile e amorevole...
Il video dell'intervista a Don Gino
Altro bel fenomeno, Don Seppia
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i dieci preti spagnoli (olè)
Wesolowski, il nunzio apostolico arrestato addirittura in Vaticano
Papa don't preach
(cit. Madonna, la cantante)