L'Italia è un paese di santi , poeti e navigatori... Scomparsi i primi, quasi estinti i secondi, ci rimangono i navigatori... ovviamente GPS!!
Italia anni 70...
Se un automobilista voleva fare un viaggio, quello che poteva fare prima di mettersi alla guida era dire una preghierina e tenere con se la propria tessera ACI; non c'erano i telefonini, le piazzole di sosta erano poche e quasi sempre non funzionanti e i telefoni pretendevano i gettoni, sempre molto improbabilmente presenti nel portamonete; il viaggio avveniva, ma il rischio di rimanere appiedato e senza soccorso era ipotesi tutt'altro che remota.
Eppure milioni di italiani hanno viaggiato lungo l'autostrada del sole (ed ad agosto in autostrada picchia, eccome se picchia...) senza alcun supporto che non fosse la ruota di scorta (non ancora ruotino), e l'immancabile dose di sopravvivenza, cioè cibo in grado di sfamare un plotone per una settimana (anche se il viaggio durava al massimo 2 giorni).
Con questi ricordi struggenti in mente, ho acceso per la prima volta in vita mia un navigatore GPS.
Il mio navigatore GPS è un tom tom one versione 3 ovvero un degnissimo entry level; acceso nelle vicinanze di casa mia, ho notato con stupore la precisione delle indicazioni, la capacità di ricalcolo percorso ed altre amenità che fanno tanto cool, della cui effettiva utilità dubito comunque fortemente; un senso di stupore mi ha comunque assalito quando ho notato che il cavalcavia su cui stavo transitando secondo il GPS non esisteva, e mi consigliava di tornare sulla strada anzichè vagare per la campagna. Potenza delle mappe non aggiornate...
Può un uomo fare a meno del gadget? No
Provato dalla prima esperienza, ho deciso di fare "il figo" e ho sfoggiato il navigatore per andare ad un matrimonio di una parente di mia moglie (il luogo era a circa 12 km da casa mia)... Tutti in fila in carovana con me come apripista visto che avevo il navigatore... Anche qui ho potuto apprezzare le mille virtù del navigatore nel portarmi in luoghi a me vicini di cui però ignoravo totalmente l'esistenza , con stradine popolate da signorine molto gentili ed ammiccanti noncuranti della presenza di mia moglie (del resto quando ci si vuole bene più siamo meglio è...), ed ho notato anche il bel colore verde oliva di mio suocero imprecante nella macchina seguente, ed ho anche contastato una sua strana somiglianza all'incredibile Hulk, somiglianza mai rilevata prima, tutto questo grazie al mio caro GPS.
Il vero valore si vede alla distanza....
Un GPS non lo si giudica nel percorso breve, ma in un viaggio lungo, così eccoci in viaggio di ritorno dalla toscana...
La toscana è la mia regione di origine: immaginate quindi con che stupore ho rivisto distese di girasoli così belli da sembrare finti, scoperti grazie al "percorso rapido" suggerito dal mio amato GPS... si d'accordo ho fatto circa il doppio dei kilometri che dovevo fare ma volete mettere? Inoltre, anche quella vocina che intima di svoltare ad U in superstrada, è così convincente...
L'autovelox
L'asso nella manica dei navigatori è la miriade di servizi aggiuntivi disponibili a corredo; uno dei più apprezzati dagli italiani (me compreso) è quello che segnala la presenza di autovelox; questo servizio è molto utile poichè consente di pianificare il proprio viaggio alla corretta velocità secondo due modalità distinte: la prima, quella europea, consiste nel guidare rispettando i limiti di velocità e nel constatare ridendo quanti autovelox hanno messo in italia; la seconda, quella italiana, consiste nell'andare molto veloci tra un autovelox e l'altro, frenando poco prima di un rilevatore di velocità; la modalità "italiana" consente di testare la capacità di non vomito dei propri famigliari e/o amici, verificare l'impianto frenante della propria macchina, e constatare la precisione del GPS; ovvio che se anche solo uno di questi elementi non rende come atteso, le conseguenze possono andare da un ottimo e profumato minestrone sparso sui sedili, ad un soggiorno in ospedale, o ad una piccola multa di sostegno alla nostra martoriata economia; io, da italiano vero, per dirla alla Cotugno, ho avuto modo di constatare che la segnalazione degli autovelox non è proprio precisa, come mi è stato attestato da un foglietto verde che mi avvisava di una missiva da parte della polizia stradale di Monte San Savino (Arezzo); gli agenti sono stati così carini e gentili, che non appena hanno notato che il mio GPS non era aggiornato, hanno scattato delle fotografie in modo simile a quanto fanno a Gardaland sulle montagne russe, tutto questo per avvertirmi, comunicandomi gentilmente anche che per il disturbo si accontentavano di solo 158 Euro e di 5 punti della mia immacolata patente... Volete mettere la soddisfazione?
GPS tutta la vita!!
Nota: per avere informazioni sul funzionamento dei navigatori GPS, leggete questo articolo del Ghost Computer Club