Jan Fleischhauer, è un giornalista tedesco della versione online del giornale tedesco più popolare, "Der Spiegel"; con poco tatto ed ancora meno intelligenza, attacca in modo offensivo gli italiani a suo dire tutti "codardi" come Schettino, con il solito campionario di luoghi comuni e idiozie...
Mi ero ripromesso di non scrivere nulla sulla tragedia della Costa Concordia, un po' per rispetto di chi ha subito questo terribile incidente, un po' perchè tutti si sono avventati sulla notizia facendone una sorta di soap opera fino, all'immancabile plastico di Bruno Vespa (deve avere un'autentica ossessione per il modellismo...); mi limito solo a ribadire che ho sentito tutto ed il contrario di tutto, con commenti di una tale violenza che non fanno onore a nessuno; per esperienza personale, posso solo dire che la crociera che io e la mia famiglia abbiamo effettuato nel mediterraneo ad agosto 2011, a bordo dela nave gemella della Concordia, la Costa Serena, è stata probabilmente la migliore vacanza che io abbia mai fatto e la professionalità dell'equipaggio Costa è stata semplicemente esemplare, sotto ogni punto di vista. Ora passino i commenti e l'ironia al vetriolo di Letterman, un totem della comunicazione, i commenti e le critiche della stampa estera, che giustamente non mancano di evidenziare lacune, imperizia e negligenza del comandante e dei suoi sottoposti, ma quello che proprio non sopporto è quando immancabilmente spunta il giornalista tedesco (ma potrebbe essere inglese o francese, forse anche spagnolo...) che parte con la solita tiritera di luoghi comuni nei confronti degli italiani, mai amati. L'ineffabile Jan Fleischhauer ha cominciato così:
Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il capitano fosse un italiano? Vi potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano decise da un capitano tedesco o britannico? Conosciamo tipi del genere dalle vacanze al mare, maschi bravi con grandi gesti, capaci di parlare con le dita e con le mani, in principio gente incapace di fare del male, ma bisognerebbe tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili, come si vede. "Bella figura", è lo sport popolare di massa italiano, cioè impressionare gli altri, anche Schettino voleva fare bella figura, purtroppo ha trovato uno scoglio sulla sua strada.
Il primo impulso è catalogare il tutto come cazzata e fare finta di nulla, ma più leggo e più mi convinco che questa gente proprio non vuole imparare dal proprio doloroso passato: è più forte di loro, parlare di popoli e razze è nel loro DNA... Poi monta la rabbia, e a ben guardare non è che i crucchi brillino più di noi: 19 morti schiacciati dalla folla alla love parade del 24/07/2010 senza che ci fossero mare, scogli e comandanti italiani di mezzo, alla tristissima tragedia ferroviaria di Eschede nel giugno 1998, costata la vita a più di cento persone, determinata da errate valutazioni costruttive (i tedeschi? meglio tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili...) Il campionario di questi "maestri" del nulla sempre pronti a darci lezioni di vita e comportamento è sempre lo stesso, e francamente, comincia a stancare: i tedeschi mi sembrano sempre come quei cani piccolini pronti ad abbaiare per coprire le loro paure ed insicurezze: certi discorsi in bocca ai tedeschi mi fanno sempre pensare ad un del tutto mai sopito complesso di superiorità, che pure tante atrocità ha causato nel mondo; un giornalista come Jan Fleischhauer dovrebbe scusarsi prima con i suoi lettori e poi con tutti noi, perché il suo ragionamento presta il fianco a numerose critiche: Der Spiegel è un giornale autorevole ma non è nuovo a cadute di stile: dalla mitica copertina con il piatto di spaghetti con sopra una pistola p38 (1977, era il tempo delle BR) a vari editoriali al veleno su Berlusconi (e qui francamente difficile dargli torto...) con spruzzate di qualunquismo e razzismo nei confronti di tutti gli italiani; lo spiegel (specchio) si abitua a dire quello che Jan Fleischhauer e simili vogliono sentirsi dire ovvero "uber alles", ma nel commentare notizie come questa, gli italiani, anche con le pezze al culo e con Schettino come comandante di crociera, non direbbero e non scriverebbero mai: "Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il cannibale fosse un tedesco?"... con buona pace di giornalisti(?) come Jan Fleischhauer...