Addio al tastierista dei Pink Floyd, artista e persona raffinata, sottovalutato talento autore di alcune delle più belle canzoni dei Pink Floyd. (si spegne a 65 anni Richard Wright, uno dei fondatori del gruppo rock Pink Floyd)
Da oggi siamo tutti un po' più soli e tristi. Se ne è andato in silenzio, lui che della discrezione aveva fatto uno stile e regola di vita; talento puro, è sempre stato in retrovia, ma dei Pink Floyd era una pietra angolare. Oggi che non c'è più ricordiamo che autentici gioielli come "Us and them" (the dark side of the moon), ovvero una delle canzoni più eleganti composte dai Pink Floyd, devono a lui la creazione.
Personaggio schivo, mai sopra le righe, eppure di personalità , pressato in una band che già doveva attutire gli scontri tra le forti personalità di Roger Water e David Gilmour, era dotato di doti artistiche vere, e di una eleganza discreta, molto british, che non venne mai meno.
In conflitto con Roger Waters, personalità complessa e mente creativa dei Pink Floyd; i problemi personali di Wright, il divorzio e, probabilmente, un eccessivo uso di cocaina (cosa che lui sempre smentì), ne decretarono il progressivo allontanamento dal gruppo. Wright continuò a suonare nelle tournée del 1980 e 1981, ma solo come musicista stipendiato. L'album successivo, The Final Cut (1983), è l'unico a cui Rick Wright, ormai definitivamente allontanato dal gruppo, non contribuisce. Nonostante questo, lui e il batterista Nick Mason sono i soli componenti del gruppo ad aver suonato in ogni concerto dei Pink Floyd, posto che The Final Cut non ebbe alcun tour promozionale.
Wright fu richiamato da Gilmour per completare A momentary lapse of reason (1987); da allora tornò ad essere a pieno titolo nella band; l'album Delicate Sound of Thunder (1988), lo vide tra i realizzatori dei pezzi più riusciti . L'album successivo, Division Bell (1994), fu il suo testamento artistico; scrisse cinque canzoni e cantò Wearing the Inside Out, nell'album che può essere l'ultimo vero album realizzato dai Pink Floyd. Da un punto di vista strumentale i Pink Floyd devono a Richard Wright la costruzione del «muro sonoro» sul quale si stagliavano gli epici assoli di Gilmour.
I Pink Floyd sono stati la colonna sonora della mia vita, per questo, oggi mi sento un po' più solo e triste: addio Richard, e grazie per le infinite emozioni che mi hai saputo regalare....